Recensione redatta da Valerkis
Durante le vacanze natalizie, Ferzan Özpetek ci ha fatto un bel regalo per la fine del 2024 e ci ha portato una pellicola dove mette in risalto il ruolo della donna in quella che noi chiamiamo vita e tutto nella maniera più delicata ed esteticamente coinvolgente.
È la storia di una sartoria, la sartoria Canova, dirette da Alberta (Luisa Ranieri) e Gabriella (Jasmine Trinca) e di tutte le sarte e le costumiste che ci lavorano. Principalmente è la storia di persone come Bianca, Fausta, Paolina, Beatrice, Carlotta, Nicoletta, Nina, Eleonora, Silvana e tutte le donne che, come loro, si battono per la propria posizione e unite come sempre si danno da fare, danno il massimo, ma d’altra parte non trascurano i sentimenti e le fragilità che percepiscono, le sorelle protagoniste in primis. Il loro compito è creare i vestiti per un regista esigente e tra alti e bassi riuscire così a creare l’abito perfetto.
Non mi metto ad elencare le attrici che hanno partecipato a questo film perché sono tantissime e parliamo di buona parte dell’attuale scena italiana. Principalmente mi soffermerei alle interpretazioni delle due sorelle protagoniste, decisamente contrastanti ma unite al tempo stesso ed equilibrate per tutta la durata del film. Sia la Ranieri sia la Trinca sono state fenomenali. Insieme alle altre interpreti sono riuscite a dare una coralità nella vicenda e questo è stato il fattore che ha dato enfasi alla storia. Ferzan Özpetek migliora la sua regia, rendendola dinamica e catturando in spazi ridotti, per la maggior parte delle scene, la forza e la volontà dei personaggi e del senso che si dà alla vita ogni giorno da parte delle protagoniste, considerate i “diamanti” della storia. I diamanti sono le donne che hanno il pieno diritto ad avere tutte le soddisfazioni che vogliono, raggiungendo gli obiettivi e superando le proprie difficoltà e fragilità. Questo è stato messo in risalto registicamente e merito anche della colonna sonora, che ha permesso di accompagnare i vari momenti della vicenda (canzone finale interpretata da Giorgia inclusa).
Esteticamente è un bel film, parlo di scenografia, fotografia e mettiamoci anche i costumi. È stato fatto un buon lavoro da parte di questo fantastico trio e Özpetek ha permesso di curare la ripresa, l’inquadratura degli sguardi e le gesta delle donne che hanno recitato in questa storia. Il film l’ho apprezzato, a partire da tutte le interpretazioni fatte dalle attrici che hanno composto il cast e inoltre risalta l’accuratezza emotiva e in tutto il momento che compone la scena. Secondo me, si poteva approfondire un po’ le storie di tutte, magari per poco, anche se è vero che il rischio è quello di fare un film troppo lungo e forse l’obiettivo era principalmente girare intorno al concetto del ruolo della donna nella società e nella vita di ogni giorno, creando una vicenda come questa, ovvero la storia della sartoria Canova è soltanto un esempio di piccole realtà e di tante donne che quotidianamente cercano di raggiungere uno scopo.
Da vedere per appassionarsi al cinema italiano contemporaneo e per trovarsi un nuovo Özpetek, a mio parere, più dinamico e ancora più accurato e delicato nel dettaglio da catturare, attraverso la macchina da presa e nella scrittura della sceneggiatura (insieme a due donne, Elisa Casseri e Carlotta Corradi). Per concludere, ho apprezzato inoltre come la vicenda venga interrotta da un prologo, epilogo e da una pausa di mezzo che tornano alla realtà che c’è stata dietro alla preparazione del film e dal punto di vista diciamo teatrale è piaciuto ed è stato anche simpatico, per certi aspetti. Nel finale non mi sarei allargato all’arricchimento della scena, ma avrei messo in risalto solamente il messaggio che si voleva condividere, continuando a lasciare impressa la propria immagine (c’è proprio Özpetek che si fa riprendere e questo l’ho apprezzato). Penso sia stata bella la dedica speciale fatta ad attrici storiche come Virna Lisi, Monica Vitti e Mariangela Melato.
Alle donne, al cinema e alla vita che concede a chiunque uno spazio per rimediare agli errori e raggiungere così le proprie soddisfazioni!
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