Il protagonista John Anderton, interpretato da Tom Cruise, si occupa della direzione degli agenti che operano all’interno dell’agenzia del “Precrimine” presso Washington e lui, quotidianamente, ha la responsabilità di mobilitare tutta la squadra per la responsabilità nazionale di far evitare i crimini commessi, arrestando anticipatamente i possibili assassini. Il periodo distopico in cui è ambientato il film (ambientato nel 2054) è a sua volta magnifico da questo punto di vista. Obiettivo raggiunto dei reati zero negli USA e tutto sembra andare verso la corretta direzione, ma allo scoprire di un qualcosa che non piacerà a John si raggiungerà un fine inaspettato e che nessuno potrebbe immaginarsi. Non dare nulla per scontato nei confronti di nessuno, questo vi posso dire per chiudere con la trama.
Tom Cruise, anche qui, possiede una buona presenza scenica come personaggio centrale della storia, anche nelle varie successioni di eventi. Samantha Morton, nei panni di Agata, una dei “Precog” (ovvero persone che venivano usate come motori della premonizione per agevolare il lavoro della “Precrimine”), è stata l’aiutante principale tramite la sua reazione alle premonizioni ed è stata molto brava, rimanendo attinente all’etica del suo personaggio. Bravura pura! Poi Colin Farrell, nei panni di Danny Witwer, interpreta un personaggio che insegue in continuazione il protagonista e completamente integrato nella storia. In linea generale le interpretazioni sono proporzionate e completamente apprezzate. La regia di Steven Spielberg è una garanzia ed è stato perfetto e capace di non rendere lo scorrimento del film pesante nonostante la durata, riuscendo ad amalgamare vari generi in un unico film, che non è da tutti e poteva risultare confusionario, ma questo non è successo assolutamente. Personalmente sono stato soddisfatto di aver visto un film dove si passa dalla fantascienza all’azione e al thriller. Bravura registica assicurata! La sceneggiatura adattata da Scott Frank e Jon Cohen, tratto dal racconto di Philip Dick, è completa di eventi e di sensazioni che fanno attrarre lo spettatore e costruendo alla fine una storia che in tutte le forme non è considerata banale. Direi nel complesso, una sceneggiatura buona. La colonna sonora diretta dall'immenso John Williams (il compositore di E.T., Indiana Jones, Star Wars…) accompagna come dovrebbe ogni singolo frame e fa quello che deve, anch’essa pienamente apprezzata.
Aggiungerei montaggio, fotografia e così via, personalmente apprezzati tutti, riescono a contribuire alla creazione di un'unicità nello stile registico presentato, ma basta non mi dilungherò più di tanto e passerei alle mie considerazioni finali.
Il film è assolutamente attraente, mi è piaciuto e fa quello che deve nei confronti dello spettatore, intrattenerlo con la propria vicenda e ogni singolo frame contribuisce alla costruzione di un'enfasi che ti lascia stupito. Sappiate che questo non è un semplice film come si pensa, si occupa anche di lanciare il concetto di “brand invasivo”, mediante l'uso dei loghi delle più importanti aziende mondiali e multinazionali e perlopiù saranno stati sponsor del film, a pensare che la Lexus abbia costruito quell’auto rossa che guida Cruise appositamente per quel film, chiamandola appunto “Lexus 2054”. C'è un po’ di marketing in questo film, a quanto pare. Inoltre per la realizzazione del film, hanno usato prototipi di algoritmi che implementano sistemi di intelligenza artificiale e uso dei cosiddetti “big data” per comprendere come potrebbe essere l’ipotetico mondo nel 2054 è qualcosa di interessante e coinvolgente, a tal punto che il buon Spielberg è andato a confrontarsi con esperti del MIT per realizzare questo film e non c’è niente da fare, l’impegno ripaga sempre! Vuoi fare un film fatto bene, devi sbizzarrirti a cercare quel passo in più che definisce un buon risultato e si è riuscito a proiettarsi nel futuro. Era il 2002 e già si parlava del presente (o meglio già da un bel po’ di anni per la precisione che si tratta dell'intelligenza artificiale), ma sappiate che in questo film, tutto sommato, si ha affrontato ciò che ha incentivato l’innovazione e influenzando tutti i fattori cinematografici e ciò che oggi ci ritroviamo sottomano e Spielberg risulta essere un gran regista per trasmettermi tutto questo. L’action si percepisce perché non ci sono mai momenti morti, thriller perché il terrore, l'ansia addosso e il mistero che fanno da sfondo a questa vicenda si percepiscono e fantascienza pura che viene arricchita con aspetti surreali di persone, cose e ambienti.
Non riusciamo idealmente a concretizzare come sarà il futuro, ma che non ci siano crimini sarebbe troppo bello ma se questo dovesse portare a metterci in discussione ’uno contro l’altro, non credo che sia una scelta buona. Il protagonista si troverà in una situazione molto scomoda, ma come Tom Cruise sa ben interpretare l’azione, risultando focale in ogni momento, montaggio e come interpreti una parte di riferimento per una storia che solo un regista come Spielberg poteva realizzare. Pienamente attratto e consigliato assolutamente e non considerate la durata, tranquilli, perché sembra abbastanza consistente ma la bellezza di questo film sta anche nel semplificare un qualcosa di complesso come la premonizione, fattore chiave del film. Interpretazioni buone, concetti chiari, tecnica coerente e tutto ciò per farti rimanere completamente attratto.
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