lunedì 5 settembre 2022

UN FILM CHE POTEVA REGALARE MOLTO DI PIU'...

 

Recensione redatta da Rickers

Finalmente eccoci tornati qui sul blog dopo la fine della nostra (e della vostra) pausa estiva. Ormai l'estate è quasi arrivata al suo termine ma il cinema continua ancora il suo incredibile ed entusiasmante cammino. Dopo aver assistito alle uscite di questa calda estate (abbastanza deludenti, a dire il vero), mi sono lasciato assalire da una ventata di nostalgia che mi ha spinto a voler continuare la nostra attività lì dove l'avevamo lasciata con il nostro ultimo appuntamento.

La serie di Cars avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, perché nel bene o nel male mi ha accompagnato durante la mia crescita come appassionato di cinema, di motori e di film d'animazione. Nonostante questa piccola premessa, confesso di non aver ancora visto Cars 3... Comunque giuro solennemente che prima o poi lo farò, lo prometto. Tornando un attimo seri, mi ricordo che vidi questo film quando ero solamente un ragazzetto assieme ai miei e all'epoca andai fuori di testa, mi sembrava la cosa più bella che avessi mai visto. Adesso però, riguardandolo con occhio più maturo, devo dire che il rivederlo non mi ha provocato lo stesso effetto.

La trama vede il protagonista dello scorso film, Saetta McQueen, ormai come un pilota maturato e di fama mondiale, avendo vinto la sua quarta Piston Cup. Saetta, per rifugiarsi dalla fama e per prendersi dei momenti di relax in vista dei prossimi impegni, torna a Radiator Springs dove ritrova tutti i suoi amici, incluso Cricchetto. Nel frattempo Sir Miles Axelrod annuncia di aver ideato il World Grand Prix, un torneo di corse a cui parteciperanno piloti famosi da tutto il mondo e che si terra in più nazioni. Axelrod, ricco magnate petrolifero convertitosi al rinnovabile, intende usare il torneo come trampolino di lancio per il suo nuovissimo combustibile naturale, l'Allinol. Saetta viene invitato a partecipare in virtù delle sue incredibili doti da pilota e lui accetta. Saetta e tutto il suo team, di cui fa parte anche Cricchetto, partono alla volta del Giappone, prima tappa del torneo. In Giappone gli agenti segreti Finn McMissile e Holley Shiftwell, impegnati in una missione dall'estrema segretezza, confondono Cricchetto per un loro collega americano. Avrà così inizio una serie di pericolose avventure per il simpatico carro attrezzi che però metteranno a dura prova la sua amicizia con Saetta.

La trama, a grosse linee, si presenta in questo modo. Questo è un piccolo incipit ma la trama di questo film tocca numerose tematiche, anche abbastanza importanti. L'importanza e la costruzione delle amicizie, la sportività, il senso del dovere e del sacrificio, l'amore e tante altre tematiche sono tutte quante toccate e approfondite molto bene nel film, con alcune scene chiave che sottolineano ampiamente le mie parole. Nonostante fino ad ora io abbia usato solo belle parole per la trama, questa a mio avviso è stata concepita bene ma realizzata male. Mi spiego: il film inizia molto bene, con un incipit dalle fondamenta solide e dalle premesse accattivanti; tuttavia, il film va via via scemando sempre più in un climax esagerato costituito da colpi di scena assurdi e cliché banali, che non fanno altro se non rovinare una trama partita con il botto. Davvero uno spreco.

La regia è curata dalle mani di John Lasseter e di Brad Lewis. Nonostante la progressiva caduta del film, la fattura di Lasseter si sente fortissimo anche se non riesce a salvare una trama che col passare dei minuti peggiora sempre più.

Il cast del film è composto interamente da doppiatori d'eccezione. Si segnalano Owen Wilson (attore che io adoro alla follia) nel ruolo di Saetta, Michael Caine nel ruolo di Finn McMissile, John Turturro (altro attore che adoro) nel ruolo di Francesco Bernoulli, Darrell Waltrip (conosciuta leggenda NASCAR) nel ruolo di se stesso, David Hobbs (ex pilota Formula 1) nel ruolo di David Hobbscap, Jeff Gordon (altra leggenda NASCAR) nel ruolo di Jeff Gorvette e Lewis Hamilton (famosissimo pilota Formula 1) nel ruolo di se stesso. Il cast vocale risulta nel complesso abbastanza buono nella versione originale del film, ma il doppiaggio italiano si rivela ancora migliore. Sono presenti infatti Dario Penne (doppiatore di Anthony Hopkins, tra gli altri), Paola Cortellesi, Mino Caprio, Alex Zanardi (ex pilota di Formula 1), Pietro Ubaldi, Sabrina Ferilli, Ivan Capelli (altro ex pilota Formula 1), Sophia Loren e Oreste Baldini.

Le musiche sono realizzate da Michael Giacchino (che di recente ha curato le musiche di The Batman e di Thor: Love And Thunder) e riescono a dare un po' di colore ad un film che altrimenti risulterebbe spento e privo di mordente.

In conclusione, questo film è stata per me una spiacevole riscoperta. Francamente non l'avrei neanche fatto uscire, sapendo dell'enorme successo del suo prequel. Da piccolo mi fece letteralmente impazzire, forse proprio perché a livello di tematiche, dialoghi e impatto questo film si presta più ad un pubblico di bambini che ad un pubblico più maturo. Come detto, il film inizia col botto presentandoci una trama lineare, solida e accattivante, ma col corso dei minuti precipita ad una velocità da mayday. Ciò è veramente un peccato, perché poche volte mi ricordo di un potenziale così elevato buttato così alle ortiche. Bene ma non benissimo il cast vocale, da gente come Owen Wilson, John Turturro e Michael Caine mi aspettavo decisamente di più. Meglio il doppiaggio italiano, anche se di veramente poco. Michael Giacchino fa quel che può per salvare in corner con qualcosa di vagamente studiato in un film troppo smielato e infantile, soprattutto sul finale. John Lasseter rappresenta forse l'unica eccezione di questo film. Ottime riprese, suggestive e che riescono a valorizzare a dovere i magnifici paesaggi proposti. Raramente mi capita di bocciare un film che ho amato sin dalla tenera età, ma bisogna riconoscere che ciò che da piccoli amavamo non è detto che anche da grandi lo ameremo.

Nessun commento:

Posta un commento

  Care lettrici e cari lettori, come avete potuto notare, purtroppo, nemmeno in questo mese appena concluso sono riuscito a rimanere costant...