sabato 20 aprile 2024

Gli esordi che mi piacciono!


Recensione redatta da Valerkis

Forse questo è uno di quei momenti del cinema italiano che non ci aspettavamo, ma di cui forse avevamo bisogno. Claudio Bisio, che all’età di 67 anni, diventa regista esordiente con un film che fa riflettere lo spettatore e gioca con sfumature lievi e tragiche di un periodo molto drammatico come quello del Fascismo e della Seconda Guerra Mondiale.

Il film racconta la vicenda di quattro bambini, quattro amici: Italo (Vincenzo Sebastiani), Cosimo (Alessio Di Domenicantonio), Vanda (Carlotta De Leonardis) e Riccardo (Lorenzo McGovern Zaini). Italo è figlio del Federale Barocci (Claudio Bisio), Cosimo è nipote di un lavoratore comune, Vanda è un’orfana che vive in un orfanotrofio delle suore, accompagnata nelle sue giornate da suor Agnese (Marianna Fontana) e poi c’è Riccardo, ebreo. Nonostante ciò riesce ad entrare nel gruppo dei suoi amici, risultando determinato e pronto alle sfide lanciate dal resto del gruppo e specificando come si possa considerare “ariano” nonostante il suo credo. Insieme trascorrono le loro giornate come solo un bambino può vivere una determinata realtà: nella piena semplicità con quel retrogusto amaro di tensione e preoccupazione. Quando Riccardo un giorno sparisce, i protagonisti partono per una missione che avrà come obiettivo la salvezza del loro amico e la determinazione del loro carattere e della loro forza che passa per ogni confine, sia regionale sia nell’incontrare ostacoli figurativi veri e propri. 

Esteticamente risulta un film semplice, sia come colonna sonora (curata da Pivio e Aldo De Scalzi) sia come fotografia (curata da Italo Petriccione) che sicuramente accompagnano nella giusta proporzione tutta quanta la vicenda. In questa recensione vorrei parlare più del film in sé che della sceneggiatura e della regia, quindi vorrei lasciare un parere generico e non troppo sull’analisi tecnica dell’esecuzione e della scrittura. Personalmente, è un film che mi ha coinvolto e colpito pienamente per essere una regia esordiente e secondo me l’età gioca tanto. Quando sei giovane, le “lacune dell’esordio” sono più rilevanti; più o meno nella mezz’età, avendo una determinata esperienza si possiede maggior conoscenza da trasmettere, che risalta maggiormente nella storia e quindi costituisce una vicenda solida e organica, nel suo complesso. Si ha maggior responsabilità in ciò che si vuole trasmettere. In questo caso si potrebbe pensare a lungometraggi che non risultano ben elaborati, invece è un film con una struttura equilibrata e anche se non risulta molto articolata e credo non rispecchia l’etica del lavoro compiuto da Bisio, riuscito ad esordire registicamente con un film che racconta la visione reale, da parte dei bambini, di un periodo storico turbolento, dove nonostante ciò, l’amicizia li ha uniti e li ha tenuti vivi. Le interpretazioni fatte dai protagonisti sono state ottime, in base al comportamento di ogni singolo personaggio e sono state in assoluto la colonna portante del film. Negli sguardi dei giovani attori, si intravedevano come erano pienamente convinti di quello che stavano facendo, grazie proprio a chi dietro la macchina da presa li ha completamente coinvolti nella visione da adottare, in una storia considerata lieve e turbolenta al suo tempo, come detto prima.

Sono contento che sia stato candidato ai David Giovani di quest’anno, perché significa che il messaggio alle nuove generazioni è arrivato. Confermo, il messaggio che questo film vuole lasciare arriva e con questo posso dire che Claudio Bisio esegue un ottimo esordio alla regia, imprimendo caratteri, sfide e rimembranze che non possiamo lasciare in secondo piano e i fattori che hanno caratterizzato il tutto sono stati i seguenti: amicizia, coraggio, inarrestabilità per ottenere ciò che volevano, ovvero essere ricordati per aiutare qualcuno a cui si tiene veramente, sacrificando molto e tutto.


Nessun commento:

Posta un commento

  Care lettrici e cari lettori, come avete potuto notare, purtroppo, nemmeno in questo mese appena concluso sono riuscito a rimanere costant...