Recensione redatta da Valerkis
Quest'anno come recensione di Natale, vi propongo il nuovo live-action della Disney che sta riempiendo le sale cinematografiche in Italia. Si torna indietro, riportando la saga de “Il re leone” con una storia che ci porta alle origini di Mufasa, il padre di Simba, il re della savana e di come, appunto, sia diventato re. La storia di Mufasa parte dal rapporto con i suoi genitori interrotto da un incidente causato da un’inondazione e così da solo, il protagonista ha ricominciato una nuova vita incontrando Taka ed entrando così nella nuova terra. Purtroppo veniva continuamente minacciata dai leoni bianchi, considerati con il denominativo “Gli Emarginati” che volevano prendersi il potere su tutto il territorio ed essere i veri re della savana, ma se la dovevano vedere con chi aspirava a diventarlo.
Ormai i live-action sono un obiettivo focale per la Disney, riportando sul grande schermo delle saghe che hanno fatto storia, cercando così di approfondire queste storie bellissime. Personalmente vorrei tenermi stretto “Il re leone” del 1994, così commovente e così avventuroso. Anche il live-action non mi era dispiaciuto, però. Ma torniamo al prequel in questione che ci ha fatto conoscere meglio Mufasa. All’inizio il film ha rischiato di essere scontato e, a mio parere, lo sviluppo iniziale della storia ha rischiato di ricalcare troppo da vicino quella del figlio, soprattutto per quanto riguarda il movente che ha dato origine agli eventi raccontati. Per fortuna si è ripreso notevolmente nel corso della pellicola e ho visto una vicenda assai differente da come si preannunciava, ma piena di avventura, fratellanza, riscatto e valore dal lato del protagonista. Insomma una storia ricca di queste qualità che hanno tenuto in piedi tutto l’andamento dei fatti e registicamente il film lascia impresse queste qualità appena descritte e assume così una dinamicità nell’ambiente di scena. Il lavoro di Barry Jenkins (regista di “Moonlight”) è abbastanza completo. La sceneggiatura scritta da Jeff Nathanson è conforme alla regia che si è sviluppata, mettendo in risalto la dinamicità dei personaggi e delle proprie azioni e i pilastri che tengono in piedi questo film. La scenografia e la fotografia si sono amalgamate molto in tutte le scene, rendendo più vera e vivace tutta la vicenda e questo è stato messo in risalto notevolmente. La colonna sonora, invece, ha ripreso le melodie del primo film della saga ed è stata implementata da una qualità orchestrale e moderna della colonna stessa e per questo l’ho apprezzata.
Sicuramente è un film da vedere, per ogni genere di pubblico, famiglie comprese e a me ha lasciato impressa una vicenda corale tra i personaggi che hanno intrapreso un'avventura a tutti gli effetti e non rispecchiando, per fortuna, quello che poteva rischiare di diventare, ovvero una storia già vista e rivista e proprio ciò non volevo che accadesse. Se è un film Disney preparatevi a cantare e ad ascoltare molte canzoni e inoltre non credo che la narrazione da parte di Rafiki abbia influenzato negativamente con il problema di rendere il film più pesante del previsto, anzi ha dato più enfasi e arricchito la pellicola secondo me.
Se volete passare un bel momento insieme, questo è sicuramente un buon film. Con l’occasione mi permetto di augurare a tutti Voi un buon Natale e che possiate festeggiare nel miglior modo…al cinema!