Recensione redatta da Valerkis e Rickers
Il “ragazzo dal kimono d’oro” (Kim Rossi Stuart) ritorna dietro la macchina da presa dopo sei anni dal suo secondo film in carriera da regista. In questo 2022 ricco di aspettative e di novità cinematografiche riporta quello che in un modo o in un altro può definirsi un genere “western”, oppure lo definiremo meglio un “western-dramma psicologico”.
Kim Rossi Stuart, regista e principale
interprete di questa piccola perla, ha saputo confezionare sapientemente
un’opera che racchiude in sé una marea di emozioni. “Brado” è un film che ci ha
stupito e colpito nel profondo, ma inoltre ci ha fatto riflettere su molti
aspetti della vita.
La
trama segue le vicende di Renato (interpretato da Kim Rossi Stuart) e del
figlio Tommaso, per tutti “Tommi” (interpretato da Saul Nanni). Entrambi vivono
un rapporto in crisi. Tommi, infatti, non vuole avere a che fare col padre e Renato
si occupa della sua passione per i cavalli, tanto è vero che ha aperto un
centro equestre. Tuttavia ormai quel suo centro, in cui aveva speso lacrime e
sudore, è ridotto all’ombra di sé stesso con Renato, specchio della condizione
di un luogo abbandonato al proprio destino. Tommi, spinto dai parenti, in
particolare da Stefania, la madre (interpretata da Barbora Bobulova) e Viola,
la sorella (interpretata da Federica Pocaterra) parte a trovare il padre al
fine di aiutarlo con il ranch di famiglia. Per arrivare così alla conoscenza di
Anna (interpretata da Viola Sofia Betti)
un altro personaggio importante, soprattutto per Tommi, che aiuterà lui e
Renato a raggiungere il loro obiettivo con i cavalli.
Mai ci era capitato di vedere un rapporto padre-figlio così ben sviluppato e sviscerato, quindi i primi complimenti vanno a Kim Rossi Stuart.
Secondo il nostro parere, ci ha sorpreso come la storia non sia pronosticata ed è stata raccontata attraverso una percezione di dramma psicologico per nulla scontato. Anche la fotografia ha dato il suo contributo, risultata eccezionale nella rappresentazione degli ambienti semplici e campagnoli. Le riprese sono state affascinanti nel suo insieme, anche quando erano ambientate di notte dove non si vede veramente nulla e ci ha affascinato come abbia ripreso la muscolatura equina, risaltandola attraverso i riflessi della luce naturale. C’è un motivo dietro a questa scelta e con questo ha voluto trasmettere la forza e determinazione che ogni persona ha dato lavorando per questo film. Tutto merito della fotografia firmata Matteo Cocco, complimenti veramente!
Secondo noi, Kim Rossi Stuart ha mostrato nel suo lavoro tre caratteristiche fondamentali: forza, volontà e orgoglio. Insomma ci ha regalato sensazioni di ogni genere, diventando mano a mano sempre più forti e dirette. In sostanza, più la storia proseguiva e più prendeva una strada emotivamente ricca di contenuti. Complimenti a tutti per l’ottimo lavoro svolto, soprattutto nella regia, sceneggiatura, fotografia e recitazione.
“Brado”
ha saputo farci sorridere, arrabbiare, coinvolgere attivamente nella vicenda e
commuovere (il che non è da tutti…). Davvero una bellissima sorpresa che vi
invitiamo a recuperare, perché merita davvero ogni singolo minuto passato nel
vederlo. Grazie ancora Kim!