sabato 5 novembre 2022

SCOMMETTERE TUTTO SU DEI DIAMANTI GREZZI

Recensione redatta da Rickers

Il film di cui voglio parlare oggi intreccia una gran varietà di emozioni. Parlare di un film di questo tipo è molto difficile perché grazie alla narrazione degli eventi e ai personaggi questa pellicola sa rendersi incredibilmente realistico. “Uncut Gems” o “Diamanti Grezzi” per chi vuole usare termini nostrani, è figlio della grande visione dei suoi registi, i fratelli Safdie, autori di un cinema che proprio grazie al realismo hanno saputo creare autentici capolavori, tra tutti “Good Time”.

Il cinema indipendente sa rendersi piacevoli agli occhi del cosiddetto pubblico “mainstream” e questo film ne è la prova più lampante. Attratto dalla visione del precedente “Good Time” (straordinario film sempre diretto dai fratelli Safdie e con protagonista un particolarmente ispirato Robert Pattinson), mi recai al cinema per la visione di “Uncut Gems”, progetto che coinvolgeva i due registi e Adam Sandler, attore che io adoro alla follia, ma anche altri nomi come Kevin Garnett, ex-cestista NBA, e The Weeknd, due nomi che onestamente hanno realmente alimentato la mia curiosità su questo progetto.

I fratelli Safdie si confermano grandi tessitori confezionando una storia fatta di avarizia, voglia di rischiare e amore famigliare. La trama, infatti, gira attorno a Howard Ratner, gioielliere di origine ebraica, che per estinguere i suoi numerosi debiti di gioco si ritrova a compiere un’ennessima scommessa che però potrebbe procurargli una grossa fortuna. Howard si ritrova quindi a dover conciliare i complicati affari, la famiglia che progressivamente va sempre più a sud e tutti i suoi rivali che intendono farlo fuori in un gioco di equilibri estremamente precario che potrebbe però scottargli tanto, tantissimo.

I fratelli Safdie riescono ad infondere nelle scene proposte tutto il pathos generato dalla girandola degli eventi che rendono questo film una piccola perla di una categoria di fare cinema a volte evitata e snobbata. Questo film è la prova che il cinema indipendente, a volte, sa riservare sorprese davvero incredibili.

Il cast brilla all’insegna di Adam Sandler, prolifico e ottimo attore comico che, forse, riesce a regalare l’interpretazione più ispirata e introspettiva di tutta la sua carriera. Grande immedesimazione del classico stereotipo del ricco e avaro imprenditore ebraico che però grazie proprio a Sandler si evolve in un personaggio fatto e finito, profondo e con i suoi problemi. Le altre due “stelle” coinvolte però non hanno niente a che vedere con il mondo del cinema. Il primo, Kevin Garnett, è stato un grande cestista NBA noto per il suo carattere rude ed estremamente acceso, forse è stata una delle scelte più azzeccate per un film di quelle premesse. Alla fine delle cose, Garnett compare per dei piccoli camei ma questo non deve sminuire l’importanza del suo ruolo da perfetto collante per tutto l’ordine delle cose. Il secondo, Abel Tesfaye in arte The Weeknd, ha fatto un piccolo cameo vestendo i panni del suo personaggio di “After Hours”, suo album che sarebbe stato poi rilasciato a marzo 2020, un personaggio che ha vissuto una grande carriera artistica mettendo però da parte sé stesso fondendo una vita sregolata e piena di eccessi compiendo un errore dietro l’altro. Personaggi realistici e grandi interpretazioni rendono questa pellicola un grandissimo pezzo da novanta da recuperare ad ogni costo.

Le musiche, realizzate da Daniel Lopatin in arte Oneohtrix Point Never o OPN se volete, sono realizzate in classico stile elettronico che riescono a fondersi ottimamente con l’ambiente del film. Incalzanti, mai banali e ben realizzate. Piccola chicca nascosta nei titoli di coda “L'amour toujours” del nostro mitico Gigi D’Agostino.

In definitiva, i fratelli Safdie hanno saputo reinventarsi e a regalare emozioni forti e intense al grande pubblico in film che troppo spesso viene snobbato e considerato con sospetto solo per essere un film indipendente e per essere un film con protagonista Adam Sandler. I personaggi, soprattutto, e il grande climax degli eventi narrati rendono questo film una piccola quanto grezza perla, bisogna dirlo, da vedere almeno una volta nella vita.

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