sabato 10 dicembre 2022

IMMAGINARE IL MONDO DI 7 ANNI FA (MA NEL 1989)

Recensione redatta da Rickers


Dopo la bellezza di quasi OTTO mesi esatti da quel 22 aprile (andatevi a rivedere il post) sono tornato a parlarvi di una saga a me molto cara, quella di “Ritorno al Futuro”. Parlare di questa saga è sempre una grandissima emozione, per me, per via dell’importanza storica e culturale di questa saga, il che costituisce anche un grande onore. Con questo post cercherò di rimediare ad una attesa così lunga. Ovviamente vi invito a riprendere il precedente post sul primo “Ritorno al Futuro”.

Riprendendo tranquillamente tutta la premessa fatta nel post precedente, aggiungo solamente che in seguito al successo inaspettato, quanto strabordante del primo film, la critica e il pubblico gridava disperatamente ad un seguito. Regista sempre Robert Zemeckis, il secondo “Ritorno al Futuro” riprende le vicende esattamente da dove si erano concluse le vicende del primo film.

Marty e Doc tornano dal 1955, ma scoprono che con le loro azioni hanno stravolto il mondo che hanno lasciato nel 1985. I due dovranno viaggiare avanti nel futuro, precisamente nel 2015, per scoprire la causa del cambiamento e porre rimedio a tutta la faccenda. La trama proposta ha rappresentato un bell’esperimento per l’epoca, ancora di più del primo film, oltre che un perfetto esempio di come integrare una storia originale ad una ambientazione interessante. Regia curata molto bene, con dettagli e grande risalto scenico.

Cast in gran parte “riciclato” dal primo film, ma che grazie a esperienza maturata sul set, alchimia pregressa e bravura riesce a reinventarsi e a differenziarsi dal primo film.

Musiche ancora una volta curate da Alan Silvestri; esse non differiscono troppo da quelle del primo film, ma riescono comunque ad integrarsi bene con la pellicola, mescolandosi con l’ambiente e i personaggi.

Parlare di “Ritorno al Futuro – Parte II” senza incappare in paragoni col suo predecessore è praticamente impossibile e penso che lo abbiate notato. Preso da solo questo film risulta essere nel complesso assolutamente positivo e anche integrandolo con il resto della saga risulta avere una propria armonia definita. Tuttavia, mettendolo in relazione solamente con il primo “Ritorno al Futuro”, il film stona parecchio. Non tanto perché sia un brutto film, più che altro perché non risulta essere una vera e propria continuazione alla storia, cosa che in realtà avrebbe dovuto essere. Nel complesso risulta però essere un film ben al di sopra della sufficienza, anche se nettamente inferiore al primo capitolo della saga.

1 commento:

  1. Film orrendo, obsoleto, dove quel vecchio di merda tossico cocainomane inventa una macchina del tempo per viaggiare nel futuro. Quel maledetto vecchio tramite delle mie fonti molto attendibili e sicure ha avuto problemi con la giustizia ed è stato anche in carcere a Sing Sing.
    Un film di merda e te rickers non ci capisci un cazzo nel recensire film soprattutto questi falsi capolavori

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