mercoledì 5 aprile 2023

100 anni di Aeronautica Militare




Articolo-recensione redatto da Valerkis

Il 2023 per l’Italia è stato un anno caratterizzato da una ricorrenza imponente per una categoria delle forze armate che sicuramente ha fatto la storia nel passato ricorrente al secolo scorso e ai tempi odierni. Cento anni fa si sentiva il bisogno di una squadra di aviatori che sorvegliavano i cieli italiani per proteggere la patria e non solo. L’Aeronautica Militare la pensiamo nell’immaginario collettivo, in particolare, per i caccia che decollano per farci vivere lo spettacolo delle frecce tricolori. Non solo si occupano di questo, ovviamente, però ci dedicano dei momenti di puro intrattenimento.

È una lunga storia e ricca di avvenimenti costituiti da fatti, sbagli, commemorazioni e aeromobili di ogni genere utilizzati nel passato indicato precedentemente e ancora oggi. Tra il 24 e il 29 marzo, a Piazza del Popolo a Roma, è stata allestita una zona dove si è ripercorsa la storia dell’Aeronautica Militare, con la possibilità di provare simulatori di volo e di vedere l’esibizione di un Eurofighter Typhoon, un Panavia Tornado etc… Per finire, c'era la possibilità di leggere informazioni inerenti alla loro storia e prendere qualche gadget come portachiavi e calendario. Per arrivare il 28 marzo a celebrare il centenario, attraverso l’esibizione di molti degli aerei utilizzati da parte dell’Aeronautica e per concludere con il mitico spettacolo sopra il cielo di Roma delle frecce tricolori.


La sera del 29 marzo, per celebrare nuovamente il centenario, Rai 1 ha trasmesso in prima serata un docufilm intitolato “I cacciatori del cielo”, diretto da Mario Vitale che attraverso la sceneggiatura curata da Pietro Calderoni, Valter Lupo e Alberto Negrin è riuscito ad alternare vicende raccontate sempre con lo stile classico da “fiction Rai” e tratti documentaristici grazie alla collaborazione con l’Istituto Luce di Cinecittà per il loro immenso archivio di riprese e di ricordi passati (soprattutto bruttissimi). 

Siamo in Guerra, per la precisione la Prima Guerra Mondiale e un gruppo di aviatori dell’esercito italiano, in Friuli Venezia Giulia sono sempre in tensione e pronti al combattimento contro gli austro-ungarici che facevano da confine e volevano conquistare quel territorio. Giuseppe “Beppe” Fiorello (interpretante il protagonista, Francesco Baracca, ovvero il padre dell’Aeronautica Militare Italiana) ha interpretato con maestosità e diligenza, un personaggio reattivo, competente, pronto a tutto ma con le sue fragilità (e la Rai ha questo potere di far emergere da subito, con i loro prodotti, il lato umano che esiste in ognuno di noi e in questo riesce benissimo, anche nei film che dovrebbero essere puramente documentaristici). Per arrivare al resto, conoscendo gli altri due personaggi chiave: Pier Ruggero Piccio (che diventerà il Primo Capo Maggiore dell’Aeronautica nella storia, interpretato da Luciano Scarpa) che con durezza ha appoggiato da sempre le filosofie di Baracca, apprezzando notevolmente. Per arrivare a Bartolomeo Piovesan (personaggio immaginario che ha rappresentato la terza persona che ha dato luce alla costituzione dell’Aeronautica, interpretato da Andrea Bosca), il meccanico personale del protagonista che dai trattori ha avuto la grande opportunità di lavorare per un personaggio imponente all’epoca come Francesco Baracca. Tra i due c’è un “feeling” positivo da subito, negli sbagli e nelle prospettive di un futuro migliore. Diventano due amici che si sono aiutati nel loro piccolo finché poterono.

In questo docufilm c’è l’aspetto privato di Baracca e si vede anche l’aspetto più sentimentale della vicenda e nei confronti del protagonista, in particolare quando conosce l’amore di quell’epoca e si chiama Norina Cristofoli (interpretata da Claudia Vismara), aspirante cantante lirica che trova fascino nei confronti del suo amante. Lui ricambia ma non troppo per la vita che vive. 

Francesco Baracca venne visto all’epoca come un vincente, un conquistatore, un eroe, un “Napoleone” della Prima Guerra Mondiale, che veniva visto da tutti come un idolo e come una persona seguita e interessata dai poveri civili che subirono tutte le tragedie che l’uomo è in grado di compiere.





Lui è stato quel personaggio che ci ha fatto conoscere il famoso stemma del “Cavallino Rampante” e concesso dopo la morte del Baracca stesso, ad Enzo Ferrari come logo ufficiale della sua azienda. Tornando al discorso delle emozioni e quindi dell’aspetto sentimentale, sottolineando nuovamente come la Rai in questo riesce sempre benevolmente, si risalta molto la paura, ma anche la voglia di amare e di sperare in qualcosa di buono e di migliore di tutto ciò che si viveva intorno. 

In realtà mi aspettavo di vedere un aspetto puramente storico dell’Aeronautica e della sua costituzione, ma poi è stato deciso di raccontare una storia ricca di emozioni nell'aspetto puramente personale e di far parlare i personaggi attraverso gli interpreti raccontando le emozioni provate e uscendo dalla “fiscalità” dell’andamento storico. 

Apprezzato e non, al tempo stesso, perché la produzione è stata persino troppo semplice, nonostante abbia letto la numerosa collaborazione da parte delle istituzioni e comunque apprezzato il montaggio costituito dalle scene storiche dell’Archivio dello Studio Luce alle scene riprese della storia tratta dalla sceneggiatura con gli attori che recitano, per arrivare alle scene animate, tipo film d’animazione da trasmettere su Rai YoYo (ovviamente intendo in senso buono quest'aspetto), magari cercando di coinvolgere un pubblico minore e facendo apprezzare a qualche bambino la storia di persone, considerate eroi e di una forza armata come l’Aeronautica Militare.

Fiorello è stato maestoso nella sua interpretazione, buone spalle Bosca e Scarpa e buona interpretazione anche della Vismara, con il suo personaggio puramente semplice e sensibile.

E dopo avervi raccontato un po’ di questo docufilm nel suo complesso apprezzabile e piacevole, ma non maestosamente sviluppato e approfondito, vi allego qualche immagine della manifestazione svoltasi a Roma presso Piazza del Popolo.











Articolo aggiornato il 18 giugno 2023 per aggiungere ulteriori immagini inerenti alla preparazione della manifestazione in occasione del Centenario dell'Aeronautica Militare svoltasi a Grosseto, durante il pomeriggio e la sera del 10 giugno 2023


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