Recensione redatta da Valerkis
Come mai abbiamo questo titolo particolare? Avete presente Saturno, quel famoso pianeta con il sistema di anelli intorno? Ecco, Saturno, in astrologia, influenza moltissimi aspetti della vita di ognuno, in senso soprattutto negativo e avrá influenzato anche la vicenda che sto per raccontarvi.
Un gruppo di amici, bello numeroso, si ritrova spesso in casa di Davide (interpretato da Pierfrancesco Favino) e Lorenzo (interpretato da Luca Argentero) per trascorrere delle serate spensierate e indimenticabili, dove la quotidianitá viene accantonata e conta solamente la semplicità che ognuno riesce a dimostrare.
“Ecco, ci sono momenti come questi dove riesco a sentirmi felice. Non so bene perché, ma vedere Davide insieme ai nostri amici mi fa sentire al sicuro. So cosa dicono, cosa pensano, anche se sono sempre le stesse cose. Mi va bene così. Non voglio sorprese, novità o colpi di scena. Voglio che tutto rimanesse così come adesso. Per sempre. Anche se per sempre non esiste”.
Con questa frase narrata da Lorenzo, inizia e finisce il film. Nel corso della vicenda i personaggi vengono messi alla prova, mostrando i propri sentimenti e su ciò che la vita li mette davanti. Si passa dal sentimento dell'amore, non accettato e nascosto per il pregiudizio, fino ad arrivare alla paura e all’unione di tutte le emozioni percepite.
A mio parere, credo sia stata la vicenda più drammatica vista finora di Ferzan Özpetek, ma pienamente coordinata tra tutti i personaggi. Ho nominato solo Favino e Argentero perché sono i diretti interessati, ma ci sono anche Antonio (interpretato da Stefano Accorsi), Angelica (interpretata da Margherita Buy), Sergio (interpretato da Ennio Fantastichini), Paolo (interpretato da Michelangelo Tommaso), Roberto (interpretato da Filippo Timi), Neval (interpretata da Serra Yilmaz) e Roberta (interpretata da Ambra Angiolini, vincitrice del David di Donatello come miglior attrice non protagonista nel 2007). Questo è il gruppo di amici per intero. Al tempo stesso, vorrei dire che questo è stato il film meno entusiasmante fatto da Özpetek, secondo la mia opinione, perché è iniziato nella maniera più caotica e confusionaria, rischiando appunto di confondermi tra i vari personaggi e le loro interazioni. In questo aspetto, però, si è ripreso e ha assunto quella durezza che doveva mostrare. Ad un certo punto, c'è una stasi nei sentimenti e nel rapporto tra spazio e tempo, ma non è mancato l'aspetto corale. Per questo vorrei fare i miei complimenti a tutto il cast, nonostante alti e bassi. Inoltre si aggiungono personaggi di sfondo alla vicenda, come i genitori di Lorenzo (interpretati da Luigi Diberti e Lunetta Savino), Laura (interpretata da Isabella Ferrari) e la caposala (interpretata da Milena Vukotic). Di questi tre, la Vukotic è stata la più presente e dominante nello sfondo drammatico di questa vicenda, facendo notare tramite il suo personaggio come non siano da sottovalutare le sue capacità recitative. D'altronde parliamo di un'attrice di teatro e cinema con un lungo curriculum alle spalle.
Vorrei parlare della colonna sonora curata da Giovanni Pellino, in arte “Neffa”. Devo dire che l'ha curata molto bene, sottolineando gli aspetti drammatici del film. Inoltre sono presenti canzoni interpretate da Gabriella Ferri, Sophia Loren e Carmen Consoli. La fotografia curata da Gian Filippo Corticelli è stata semplice, nulla di eccezionale, a mio parere. Mi sarebbe piaciuto se fosse riuscito a creare delle sfumature che avrebbero colpito lo spettatore nel rappresentare la triste situazione capitata ai protagonisti.
Ferzan Özpetek dirige comunque una delle sue più belle storie e ci porta un’altra vicenda dove la discussione sull’omosessualità non può mancare. Ma rispetto ad altri suoi film (anche successivi) è stata affrontata in maniera secondaria, a mio parere, mettendo maggiormente in risalto la reazione collettiva di persone semplici che percepiscono uno scompiglio della realtà, a causa di una mancanza. Quest'ultima può generare persino delle illusioni (la scena dove Ambra Angiolini vede tutti quanti insieme a ridere e svagarsi, in un luogo insolito per il divertimento, é stata la scena piú bella di tutte, secondo me).
Un cast ricco di attori che hanno dato il massimo nel trasmettere emozioni forti e malinconiche, manifestando l’immediata mancanza di periodi indimenticabili e spensierati che non torneranno più. Si trovano tutti sulla stessa barca dove affondano e risalgono insieme nel proprio dolore.
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