mercoledì 23 ottobre 2024

Non ci siamo!

 


Recensione redatta da Valerkis

Sono già cinque anni che “Joker” di Todd Phillips è uscito nelle sale italiane conquistando notorietà, apprezzamenti e incassi al botteghino. Le aspettative iniziali erano alte per questo nuovo capitolo del personaggio interpretato da Joaquin Phoenix, lo ammetto, anche se sapevo si trattasse di un “musical” (vi avverto da subito). Inoltre, mi aveva colpito la scelta di Lady Gaga (nei panni di Lee) da inserire nel cast, visto che negli ultimi anni si sta affermando anche come attrice. 

Arthur Fleck (“Joker”) è rinchiuso nel manicomio di Gotham e ogni giorno è uguale all’altro con una condizione generale di trattamento veramente pessima e lui rimane coinvolto dal suo vortice di negatività e di follia, quando un giorno conosce Lee (“Harley Quinn”) e cosí il protagonista percepisce un cambiamento a livello emotivo, sentendosi meno solo e dando un senso, così, alla sua esistenza.

Todd Phillips è alla regia anche in questo film e ha co-scritto la sceneggiatura insieme a Scott Silver. Inoltre, ho apprezzato scenografia equilibrata all’ambientazione e colonna sonora perfettamente tetra nei momenti giusti, tralasciando la parte cantata dai protagonisti. Ho trovato una regia che assume più o meno la stessa etica del primo “Joker”, di fondo, ma guardando con un occhio al di là della stasi. Non ho trovato elementi troppo diversificati e rimane conforme a quell’ambiente sempre più squallido e falso. Dal punto di vista di sceneggiatura, ho trovato coinvolgente la parte del processo giudiziario nei confronti di Arthur/Joker, anche quando il protagonista assume doppia personalità e così non facendoci dimenticare quando sa essere l’uno o l’altro. Secondo me, non viene ben contestualizzato perché ad un punto decide di assumere i panni di Joker e forse questo é voluto dal punto di vista registico-scritturale, per comprendere al meglio la difficile situazione personale del personaggio interpretato da Phoenix. 

Joaquin Phoenix risulta fenomenale nell’interpretazione, come al primo film e ho apprezzato anche Lady Gaga, tutto sommato, anche se sinceramente poteva mostrarsi ancora più dominante e risultare così completa nella sua esecuzione. Insomma, le interpretazioni dei protagonisti sono ben definite nel loro complesso ma è il film di fondo che non ci sta e il motivo è ben chiaro, cosa mi ha lasciato? Nulla. Perché il continuo di questa storia non mi ha lasciato nulla? Non ho trovato entusiasmante l’introduzione e anche la conoscenza con Lee, soprattutto mediante questa scelta di fare un “musical”, ben contrastante al principio del film. Diciamo che, per me, con questo hanno voluto rendere più diretta e concreta l’immaginazione di Arthur nei confronti di Lee e di cosa poteva fare insieme a lei. Potrebbe anche andar bene, ma secondo me non è riuscito come mi aspettavo. Non è stata una coreografia unica nel suo genere e questo influisce sul mio giudizio negativo, purtroppo.

Peccato, veramente, perché mi ero affezionato su questa serie di film veramente promettente, alquanto deludente una volta girato l’angolo della strada. Da Phillips vorrei comprendere la sua ideologia nella trasposizione di questa vicenda in chiave “pop” e melodica e io non l’ho compreso perché non sono riuscito a capire il fine di una vicenda che termina in una maniera inaspettata e forse anche scontata. Questo lo posso percepire come uno sbaglio della regia, su questo fatto e non aggiungo altro. Non vorrei dire di evitare di vederlo, ma non crearsi troppe aspettative perché altrimenti rimarrete con un certo amaro in bocca, come esattamente mi è successo. 




1 commento:

  1. Andrò a vederlo ma con meno aspettativa di prima

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