domenica 6 ottobre 2024

Gru ha un fratello. Che ridere! (Non solo…)




Recensione redatta da Valerkis

Siamo nel 2017 e si giunge cosí al terzo capitolo, dove ho notato un orientamento della vicenda ampiamente diversificato, ma con l’obiettivo di intrattenere come un buon film d’animazione giustamente deve fare.

Gru insieme a Lucy continuano il loro lavoro nell’agenzia anti-cattivi e devono catturare Balthazar Bratt, un cattivo che ha preso troppo sul serio il suo ruolo interpretato quando era attore per una serie hollywoodiana e lo considerano come un pericolo per la società. Ma in tutto questo Gru saprà di avere un fratello e così il film si evolve tra le vicende di Gru e suo fratello e quelle dei “Minions” che si vogliono staccare dalla nuova vita del protagonista, ma si renderanno conto di non trovarsi nella giusta strada.

A distanza di quattro anni, tra il secondo e il terzo capitolo, ho notato un'evoluzione nell’animazione e nel raccontare la vicenda. La regia di Pierre Coffin, Kyle Balda e Eric Guillon è stata ben attenta a non sproporzionare i vari eventi accaduti, rendendo il film scorrevole nonostante le moltitudini di vicende. Le scene tra Bratt e il protagonista sono un omaggio alla musica pop anni ’80, con la loro “sfida dance” improvvisata. Gru e Dru sono, entrambi, dei personaggi buffi, cattivi a loro modo, ma in grado di unirsi e creare qualcosa di contrastante al male. Lucy si evolve nel personaggio come madre ma rimanendo di base la stessa conosciuta nel capitolo precedente. I “Minions” diventano per un momento indipendenti (segnale che tra il secondo e il terzo capitolo era uscito lo spin-off con loro protagonisti), seguendo la loro strada sempre insieme, ma è proprio vero che senza un capo non riescono a dare un senso alla propria esistenza. Bratt risulta essere un cattivo retrò, a vista innocente ma assolutamente credibile e invincibile. La sceneggiatura è scritta dagli stessi di sempre che migliorano ulteriormente la modalità di stesura e di descrizione delle scene. La colonna sonora con le solite firme di Pharrell e Heitor Pereira, accompagna il film in maniera proporzionata e persino sdolcinata. 

Alla produzione troviamo sempre Chris Meledandri e ancora una volta ci azzecca con questo terzo capitolo, secondo me, rendendo la storia di questa saga ancora più ricca di eventi, dinamica e con personaggi che diventano sempre più partecipi nei vari momenti che accadono all’interno della vicenda. Gru ancora si definisce un buon protagonista e con un ruolo fondamentale di agente e genitore. Sono rimasto molto colpito dall’evoluzione nell’animazione e soprattutto nell’arricchimento degli eventi che compongono una sceneggiatura considerata sempre più solida e ben ponderata, al tempo stesso. Avanti così, cara Illumination.

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