martedì 4 marzo 2025

Un cane che ama le corse, non solo questo!



Recensione redatta da Valerkis

Oggi vorrei condividere con voi la recensione di questo film che ho recuperato un po’ di sere fa ed è una storia che presenta una trama avvincente per le sensazioni trasmesse e le tematiche che si affrontano.

Sono le vicende di Denny Swift (Milo Ventimiglia) raccontate da Enzo, il suo cane. Esattamente, si chiama Enzo, in onore del fondatore della Ferrari e Denny è per l’appunto un pilota automobilistico che partecipa a varie competizioni per farsi notare, perché risulta un atleta con delle doti e delle qualità che nessun altro possiede. Enzo è il primo fan del suo padrone e di tutto quello che fa nelle corse. Quando arriva Eve (Amanda Seyfried) ci sono dei cambiamenti in vista, ma Enzo è sempre stato lo spettatore principale della loro relazione e di tutto ciò che è accaduto nel seguito della vicenda. Denny si troverà ad affrontare ostacoli di ogni genere, cosa che avviene non solo nelle corse ma anche nella vita quotidiana e Enzo è sempre lì, che passivamente racconta attraverso una voce tutti i momenti vissuti insieme al suo padrone.

La trama è tratta dal romanzo di Garth Stein e racconta la storia di una persona che vive le giornate e i momenti della sua vita, inseguendo le proprie ambizioni, i propri sogni e cercando di non trascurare le persone che lo aspettavano a casa, ovvero la famiglia che aveva costruito per amore. Quindi si, è una storia d’amore reciproca quella che si percepisce nella coppia protagonista, anche di rispetto per le ambizioni che ogni persona possiede e nel caso di Denny, le corse. I personaggi interpretati dagli attori sono unici perché si rispettano e già un chiaro messaggio viene trasmesso e di come nonostante le varie successioni di eventi intercettano la vita di coppia, entrambi hanno cercato di combattere la propria battaglia per tenere in vita la loro relazione e l’amore dimostrato da entrambi. Denny così determinato nelle corse, Eve così piena di affetto e Enzo sempre partecipe, che ci racconta la sua visione di una vita vissuta assieme ai protagonisti con rispetto, affetto e ambizione. La sceneggiatura di Mark Bomback costruisce una vicenda che, nella prima metà, appare frettolosa nel presentare i personaggi e nel delineare il loro quotidiano. Tuttavia, con l’evolversi degli eventi, il ritmo si adegua alla drammaticità della situazione, facendo percepire con maggior intensità il peso delle scene mostrate. Stessa cosa vale per il montaggio. La regia di Simon Curtis riesce a creare le giuste sensazioni da provare sia da una parte sia dall’altra, passando da un protagonista all’altro e così facendomi apprezzare questa vicenda.

È un film che fa emozionare, ti appassiona ai protagonisti e a questo curioso cane che racconta, con la voce italiana di Gigi Proietti (un grande), le vicende accadute e non risulta fastidiosa, ma altresì un buon accompagnatore nei pensieri che anche un cane può manifestare, vivendo situazioni di una famiglia perlopiù emozionanti, anche se complicate a volte. Consiglio vivamente di vederlo, perché è bello ed entusiasmante e sicuramente intrattiene il pubblico come dovrebbe, con le giuste sensazioni da provare.

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