sabato 2 luglio 2022

TANTI SPIDER-MAN DA TANTI UNIVERSI

Recensione redatta da Rickers

I film incentrati sulle avventure di Spider-Man hanno sempre attratto orde appassionate di fan al botteghino, è un dato di fatto e lo si è visto recentemente con "Spider-Man: No Way Home" (magari in futuro ci torneremo). Soprattutto se guardiamo indietro alla prima trilogia di Sam Raimi notiamo che da lì si è generato tutto l'interesse per Spider-Man e per Peter Parker. Il successo di Raimi è dovuto sicuramente a grandi doti da cineasta ma grande è stata la scrittura dietro le sceneggiature e i personaggi realmente credibili e fondati su grandi pilastri come la giustizia, la fiducia, l'altruismo, il mettersi in gioco, il rischiare per qualcosa di importante, l'amore e molti altri. Se ad oggi i film su Spider-Man sono sia un successo di pubblico che di critica (il più delle volte) molto lo si deve a Raimi e a il modo in cui ha concepito i canoni dello Spider-Man originale. Qualche anno fa però c'è stato un film che ha preso questi canoni e li ha frullati nel tritatutto, trasformando notevolmente l'universo attorno a Spider-Man e dando finalmente, allo spettatore, un metro di paragone quasi alla pari del primissimo "Spider-Man" del 2002 (che resta il migliore sia chiaro). Il film in questione, come penso abbiate capito, è "Spider-Man: Into the Spider-Verse" ma non dilunghiamoci troppo sui convenevoli e iniziamo, che è meglio.

Prima di iniziare con la trama è necessario inquadrare il contesto in cui si ambienta il film. Infatti ad essere protagonista non è il solito Peter Parker ma Miles Morales. Ma chi è Miles Morales? Miles è un personaggio relativamente nuovo nell'universo Marvel (fa la sua prima apparizione nel 2011) ma in pochissimo tempo è riuscito a ritagliarsi il suo spazio all'interno dei cuori dei fan grazie alla sua attitudine e alla sua grinta giovanile. Dietro ci sono il fumettista statunitense Brian Michael Bendis e la disegnatrice italiana Sara Pichelli. La loro idea è riuscita a fare il botto, ottenendo il plauso dei fan e della critica sia su carta che su grande schermo. Questo film è molto importante per l'immagine di Miles perché rappresenta il suo debutto al cinema, sulla quale c'erano molte aspettative.

Procediamo adesso con la trama: essa vede come protagonista il giovane Miles Morales, un ragazzo come potrebbe esserlo chiunque, alle prese con la sua normalissima vita. Un giorno però la sua vita cambia radicalmente dopo essere stato morso da un ragno radioattivo. Con Spider-Man messo fuori gioco dal viscido Wilson Fisk, tocca solo a Miles raccogliere la sua eredità e proteggere la sua città dal crimine. O forse ci sarà qualcuno ad aiutarlo... Miles infatti non è da solo in questa lotta al crimine dato che, dopo degli strani ed inspiegabili eventi, altri Spider-Man si uniranno alla sua causa. Ovviamente la trama è molto più complessa di come l'ho goffamente riassunta. Non sembra ma in realtà la trama di questo film è veramente complessa, in quanto in due ore scarse di film succede di tutto. Andare a spiegarla un po' meglio di come ho fatto io sarebbe difficile perché si incapperebbero in pesanti spoiler dato che la trama è strettamente intrecciata. La trama è stata curata nella sua interezza da Phil Lord e dal regista Rodney Rothman.

A proposito di regia, il film è stato diretto non da uno ma da ben tre registi... In ordine: il già citato Rodney Rothman, Bob Persichetti (loro due sono al loro debutto come registi) e Peter Ramsey (colui con più esperienza tra i tre avendo curato la regia del film Disney "Le 5 Leggende" nel 2012). La regia è veramente incasinata ma non in senso negativo, anzi. Nel senso più positivo del termine. Le scene d'azione sono rese alla grande, grazie ai continui primi piani e grazie al grande gioco di prospettive e c'è grande immersione nel mondo animato, quindi è stato svolto di sicuro un ottimo lavoro dal punto di vista registico. Tuttavia i difetti abbondano, anche se c'è da dire che non sono per nulla debilitanti. Sono costituiti perlopiù da piccoli crucci e sottigliezze che si possono facilmente ignorare.

Il cast, non essendo un film in "live action" (cioè nella quale a recitare non sono disegni ma attori in carne ed ossa), è costituito interamente da doppiatori d'eccezione. Nel cast risultano infatti nomi come Hailee Steinfeld (impegnata nello stesso anno anche in "Bumblebee" e recente l'avrete sicuramente vista in "Hawkeye"; in questo film interpreta Gwen), Nicolas Cage (uno dei miei attori preferiti in assoluto e direi che per lui non servano presentazioni; in questa pellicola interpreta Spider-Man Noir), Mahershala Ali (altro grande attore che ha recitato in film come "Alita - Angelo della Battaglia", film di cui abbiamo già fatto la recensione, e "Green Book" solo per citarne due; nel film interpreta Aaron, lo zio di Miles), Zoë Kravitz ed Oscar Isaac. Tra i numerosissimi cameo bisogna citare l'attore Chris Pine (altro attore che apprezzo enormemente), il rapper e cantante Post Malone (che ritornerà tra poco) e sarebbe un sacrilegio non citare Stan Lee (il film è infatti dedicato alla sua memoria essendo venuto a mancare proprio nel 2018). Io ho adorato il doppiaggio di questo film sia in lingua originale che in lingua italiana ed entrambi sono una delizia. Interpretazioni veramente memorabili con soprattutto Miles e Gwen a farla da padrona (dopotutto il film è incentrato su di loro). Vera e propria musica per le orecchie...

A proposito di musica, questo film è apprezzabile anche per la colonna sonora. Nel film sono presenti infatti presenti brani composti da artisti di fama mondiale come Nicki Minaj (con "Familia"), Lil Wayne, Ty Dolla $ign e il mai dimenticato XXXTENTACION (tutti e tre con "Scared of the Dark"), Denzel Curry (con "Elevate"), il già citato Post Malone e Swae Lee (insieme con "Sunflower" diventata ormai da anni un mio tormentone) e il compianto Juice WRLD (che compare con "Hide”). Insomma anche da questo punto di vista il film sa farsi apprezzare. A comporre la colonna sonora vera e propria è però Daniel Pemberton (già dietro la composizione della colonna sonora di "King Arthur" e che nel 2020 comporrà per "Birds of Prey").

Per concludere, personalmente ho trovato il film veramente impressionante. Mi è piaciuto dal primo davvero davvero molto all'ultimo minuto di proiezione e mi ha tenuto incollato alla sedia per tutto il tempo. Una sceneggiatura non sempre ordinata riesce comunque a dare risalto ad una storia impregnata di grinta giovanile, con sottotrame che volendo possono toccarci anche da vicino; doppiaggio spettacolare e musiche azzeccate rendono questo film una piccola perla. Rappresenta sicuramente un "Must Have" per tutti coloro che amano il cinema d'animazione. I difetti sono parecchi, è vero, ma sono tutti bene o male secondari e sono tranquillamente sopportabili, quindi secondo noi questo film è apprezzabile anche dal classico “perfettone” di turno. Piccola nota a margine, di solito ci tengo a spulciare i film sotto ogni punto di vista ma per questo film voglio che siate voi a provare le stesse emozioni che ho provato e che siate sempre voi a farvi opinione di personaggi, trama e musiche. Dopotutto il cinema è anche un qualcosa di soggettivo. Non si troveranno mai opinioni concordanti al 100% su di un film e ci sarà sempre qualcuno che esprimerà un'opinione contraria alla nostra ed è giusto così. Il bello del cinema consiste anche nel confrontarsi e nel poter dire la propria opinione, secondo me. Come al solito, consigliamo la visione di questo film a CHIUNQUE non abbia avuto la possibilità o la volontà di andarlo a vedere al cinema.

3 commenti:

  1. Sono legato per ragioni di età al classico Peter Parker è lui per me l'unico Spiderman ma Miles Morales nato nei fumetti per ragioni di politically correct e di inserire eroi di etnia e razza diversa dagli standard del WASP dei primi super eroi non mi è dispiaciuto e la storia del film è meno banale di quanto si possa pensare

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  2. Concordo in pieno con tutto ciò che hai scritto. Anche io sono legato al classico Peter Parker e vedere uno Spider-Man così diverso mi aveva fatto molto strano... Tuttavia Miles è riuscito lì dove altri avevano fallito: continuare a dare interesse su un personaggio ormai visto in tutte le salse. Grazie mille per il commento!

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  Care lettrici e cari lettori, come avete potuto notare, purtroppo, nemmeno in questo mese appena concluso sono riuscito a rimanere costant...